Il mercato dei crediti è ancora bloccato e il 2023 sta evidenziando tutti i problemi legati al superbonus. Gli investimenti sono scesi sotto la media registrata nel 2022 e dopo il boom del 110% dai territori si segnala un’inversione di tendenza. L’Ance ha reso noto che i crediti d’imposta incagliati valgono 15 miliardi di euro. Le modifiche normative che avrebbero dovuto sbloccare i crediti non hanno ancora dispiegato i propri effetti. Il Dl Aiuti-quater consente di dilatare da 4 a 10 anni il periodo di recupero dei crediti da superbonus trasferiti entro lo scorso 31 ottobre. Una misura condizionata all’attuazione delle Entrate. Manca poi il provvedimento attuativo del Mef che dovrà fissare le regole di ingaggio del fondo indigenti ideato per evitare che i lavori nei condomini si fermino a causa dell’incapienza di una parte dei proprietari. Mancano indicazioni sul nuovo quoziente familiare, indispensabile per accedere al superbonus al 90% per le unifamiliari. Resta incerto il perimetro dei redditi da includere nel calcolo che porta al limite di 15mila euro. Da venerdì scorso le imprese dell’edilizia potranno accedere alla garanzia SupportItalia ed ottenere linee di credito controgarantite dallo Stato.

L’articolo Bonus casa e 110%, non si vede ancora la ripartenza di sconti e cessioni proviene da Metaping.

CategoryRassegna stampa