La manovra 2023 ha riproposto il bonus quotazioni nella misura pari al 50% dei costi di consulenza sostenuti di importo massimo pari a 500mila euro. Per Assonime, con la circolare 4/2023, il decreto attuativo del Mise del 23 aprile 2018 dovrebbe essere sempre in vigore, visto che la norma non è mutata. Per l’attuale finestra il credito d’imposta spetterebbe alle imprese che hanno presentato la domanda di ammissione dal 1°gennaio 2023 e hanno ottenuto la delibera entro il 31 dicembre 2023, ma con un’applicazione retroattiva anche gli oneri delle quotazioni del 2022 dovrebbero poter beneficiare del limite di 500 mila euro, ripresentando la domanda. I mercati di quotazione sono quelli regolamentati e gli Mtf di Stati Uniti o appartenenti al See. Lato Italia si tratta di Euronext Milan compreso lo Star e Euronext Growth Milan entrambi gestiti da Borsa Italiana. Per l’Associazione dovrebbe essere ricompreso anche l’ExtraMot Pro che è il segmento per i minibond di Pmi non quotate sui mercati regolamentati, trattandosi di un Mtf. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Bonus quotazioni, rebus Iva e minibond’ – pag. 29)
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