Con la risoluzione 1 DF/2023 il Dipartimento delle Finanze ha affermato che i gestori delle strutture ricettive devono presentare solo la dichiarazione annuale ministeriale e non anche le comunicazioni periodiche previste dai Comuni che hanno istituito l’imposta di soggiorno. Il Mef aveva ammesso la presentazione di dichiarazioni periodiche previste dai Comuni, ma solo in fase di prima applicazione, ossia limitatamente alle dichiarazioni degli anni 2020 e 2021 da trasmettere entro il 30 settembre 2022. Ne consegue che da quest’anno, la dichiarazione ministeriale dovrebbe costituire l’unica modalità con cui assolvere all’obbligo dichiarativo da parte dei gestori delle strutture ricettive. La conclusione non è condivisibile perché non tiene conto della potestà regolamentare degli enti locali in materia tributaria nonché della disciplina generale dell’imposta di soggiorno che fa salvi gli ‘ulteriori adempimenti previsti dal regolamento comunale’ e che consente ai Comuni di disporre ulteriori modalità applicative del tributo.
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