Fino al prossimo 30 settembre è possibile aderire alla definizione agevolata delle liti tributarie prevista dalla manovra 2023. Recentemente l’Agenzia delle Entrate ha risolto un dubbio. Nell’ambito della definizione delle controversie in cui è parte una Agenzia fiscale ci si chiedeva se vi rientrassero anche i ricorsi proposti tardivamente. Dal punto di vista sistematico non dovrebbero esserci problemi, in quanto la lite, ancorché viziata, è comunque pendente alla data del 1°gennaio 2023, unico requisito necessario. Sul punto la Cassazione ha precisato, però, che l’impugnazione tardiva non deve essere strumentale, ossia preordinata al solo scopo di accedere ai benefici della definizione agevolata. Recentemente una risposta a interpello (non pubblicata) ha ammesso la possibilità per i ricorsi tardivi di accedere ai benefici della definizione agevolata introdotta dalla legge di Bilancio 2023. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Tregua fiscale, si entra nel vivo’ – pag. 27)

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