Dopo il ‘no’ dei produttori di agosto al patto anti-rincari, alcune imprese sembrano disposte a valutare l’adesione pur chiedendone un miglioramento. A lavorarci con impegno è il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Altre confermano il no ma non escludono nuove trattative. All’interno di Federalimentare si registrano posizioni diverse. Unionfood continua ad essere contraria al protocollo, Centromarca lavora, invece, per trovare una soluzione che tenga conto delle esigenze delle imprese. L’industria ritiene che qualsiasi impegno sul valore del prodotto finito non possa prescindere da un coinvolgimento di tutti gli operatori della filiera, compreso il settore dell’energia e i produttori di materie prime. Interlocuzioni sono in corso tra le sigle del comparto e sono attesi, a breve, nuovi sviluppi. Il patto anti-inflazione firmato ad agosto durerà dal 1°ottobre al 31 dicembre e prevede prezzi calmierati su prodotti rientranti nel ‘carrello della spesa’.
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