Rappresenta ancora un cantiere aperto per le imprese e, soprattutto, per le Pmi l’obbligo di dotarsi di assetti adeguati. Si tratta di un adempimento non facile, che impone un’analisi dell’assetto dell’impresa e la codificazione di una serie di strumenti, tali da garantire una costante e strutturata prospettiva di tipo forwarding-looking del proprio business. Si tratta di un tema che molte imprese, dopo la pausa estiva, dovranno riprendere e declinare in modo concreto, intersecando e coniugando i nuovi assetti con i sistemi e modelli organizzativi già presenti. Per adeguati assetti la Fondazione nazionale commercialisti intende le procedure che garantiscono efficacia ed efficienza nella gestione dei rischi e del sistema di controllo interno, nonché flussi informativi idonei e tempestivi e indici segnaletici che consentano di evidenziare segnali di allarme di crisi. Un’altra importante indicazione della Fondazione è relativa alla proporzionalità, con la conseguente possibilità di adottare le soluzioni maggiormente indicate in funzione delle caratteristiche e dimensioni dell’impresa. 

L’articolo Adeguati assetti, la sfida delle Pmi tra modelli di business e gestionali proviene da Metaping.

CategoryRassegna stampa