La deducibilità delle spese relative alla trasferta effettuata con l’auto elettrica del dipendente, o noleggiata a tal fine, non è una fattispecie esplicitamente disciplinata e, dunque, non dovrebbe essere soggetta ad alcuna limitazione fiscale. Inoltre, l’Agenzia delle Entrate, con la recente risposta a interpello 421 dello scorso 25 agosto, ha chiarito che i rimborsi per le ricariche elettriche domestiche di auto concesse in uso promiscuo sono assoggettati a tassazione per il dipendente. Da qui nuovi dubbi. L’Amministrazione finanziaria dovrebbe intervenire per chiarire se tali rimborsi rientrano nell’ambito di applicazione della disciplina di cui all’articolo 40 del Dl 48/2023 che per il 2023 alza la soglia di esenzione dei fringe benefit a 3mila euro per i dipendenti con figli a carico.

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