Passi avanti del Governo nella definizione di regole più stringenti sugli affitti brevi nella versione aggiornata del Ddl messo a punto dal ministero del Turismo lo scorso maggio. La nuova bozza conferma la durata minima della locazione di due notti consecutive e l’obbligo del codice identificativo nazionale (Cin) che sostituisce quello regionale. Scende, invece, da 4 a 2 il limite di appartamenti dello stesso proprietario in locazione breve che possono essere tassati con la cedolare secca. Aumentano le sanzioni: multe fino a 8mila euro per chi affitta un appartamento privo di Cin, fino a 5 mila euro per chi non lo espone, fino a 5 mila euro per chi non rispetta la durata minima dell’affitto. L’obiettivo del Governo è fornire una disciplina uniforme a livello nazionale e contrastare il fenomeno dell’abusivismo nel settore. (Ved. anche Il Corriere della Sera: ‘Affitti brevi, la stretta del governo Minimo di 2 notti e multe più salate’ – pag. 23 e Italia Oggi: ‘Chi affitta due case fa impresa’ – pag. 27)

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