Con una sentenza depositata ieri la Corte europea dei diritti dell’uomo ha chiesto all’Italia di modificare le norme che regolamentano le visite ispettive di natura fiscale compiute in azienda. Nel caso analizzato i giudici di Strasburgo hanno accertato la violazione dell’art. 8 della Convenzione che assicura il diritto al rispetto del domicilio e della corrispondenza. Si tratta di una secca bocciatura, perché la Corte ha adottato misure generali nei confronti dell’Italia chiedendo una immediata modifica legislativa e l’indicazione chiara dei casi in cui sono possibili ispezioni in azienda, evitando forme di accesso indiscriminato. E questo anche per evitare condanne seriali tenendo conto dell’alto numero di ricorsi di tenore analogo pendenti a Strasburgo. La vicenda aveva al centro le ispezioni compiute dalla Guardia di Finanze e dall’Agenzia delle Entrate nei confronti delle aziende ricorrenti per valutare l’adempimento degli obblighi fiscali.
L’articolo Ispezioni fiscali in azienda, Italia bocciata dalla Cedu proviene da Metaping.